Nella quinta parte di questa guida abbiamo visto come l’energia prodotta, dal proprio impianto fotovoltaico, e immessa in rete viene valorizzata economicamente attraverso un prezzo che è orario e zonale. Orario perchè il prezzo dell’energia è diverso
nelle tre fascie orarie settimanali (F1, F2, F3): l’energia vale (costa) di più nelle fasce diurne settimanali e vale (costa) di meno nelle fasce serali/notturne infrasettimanali, oppure nei sabati, domeniche e festivi.
Per questo motivo conviene maggiormente autoconsumare di giorno, utilizzando l’energia prodotta dal proprio impianto, ma anche immettere energia di giorno (o nei sabati-domeniche-festivi), perché in questa fascia l’energia verrà maggiormente
remunerata.
Ricapitolando: l’energia prodotta dal proprio impianto può essere (prima di tutto) istantaneamente autoconsumata dal produttore stesso. L’autoconsumo immediato è sempre il fattore di maggior risparmio, in quanto evita all’utente l’acquisto
dal proprio fornitore di energia dalla rete elettrica. Tutta l’energia che non viene immediatamente autoconsumata viene immessa in rete, facendo “girare” il contatore di scambio nelle diverse fasce orarie. Tutta questa energia immessa verrà conteggiata
ai fini dello scambio sul posto.
Quando l’impianto fotovoltaico non è in produzione l’utente avrà bisogno di prelevare l’energia dalla rete. Tutta questa energia prelevata verrà fatturata e pagata in bolletta alla propria società di vendita dell’energia (es. Enel, A2a,
ecc..), il prelievo fa “girare” il contatore di scambio conteggiando l’energia prelevata nelle diverse fasce orarie (F1, F2, F3) sulla base della quale verrà emessa la bolletta elettrica.
Parlando di quantità di energia, a fine anno l’utente dello scambio potrà avere:
- X Kwh totali di energia prodotta dal proprio impianto.
- Y Kwh di energia prodotta e autoconsumata istantaneamente. Su questa quantità l’utente ha il maggior risparmio in quanto consuma l’energia autoprodotta senza doverla acquistare dal proprio fornitore. Si eviterà quindi una serie di spese e costi fissi di servizio.
- (X-Y) Kwh di energia immessa in rete. Questa quantità di energia immessa verrà conteggiata ai fini del calcolo del contributo in conto scambio dello scambio sul posto
- Z Kwh di energia prelevata dalla rete, per esempio di notte. Questa quantità verrà regolarmente addebitata in bolletta con tutte le annesse voci di costo, imposte, ecc.
- I consumi totali annuali dell’utente saranno di (Y+Z) Kwh. Di questi consumi complessivi maggiore sarà la quota di energia autoconsumana istantaneamente, maggiore sarà il suo risparmio.
Il contributo in conto scambio, ipotizzando immissioni per un valore superiore rispetto ai prelievi, sarà un rimborso parziale della quota Z (energia prelevata) pagata in bolletta. Parlando invece di risparmio (o guadagno) economico, l’utente avrà i seguenti benefici:
- il risparmio, guadagno indiretto, per tutta l’energia in autoconsumo istantaneo non acquistata dalla rete. Questo è il fattore di maggiore risparmio per l’utente domestico.
- il rimborso parziale per le bollette pagate al proprio fornitore (quota “energia” e parte della “quota servizi”) per tutta l’energia prelevata e acquistata dalla rete. Questo è il contributo in conto scambio dello scambio sul posto.
- Poi: nel caso si immette energia per un valore maggiore rispetto a quello del prelievo, c’è un ulteriore riconoscimento economico per le eccedenze di energia immessa. Questo valore di energia “in più” immessa in rete può venir liquidato in euro (in tal caso si configura come “vendita” ai fini fiscali), oppure può essere messo a credito per l’anno successivo.
La scelta tra queste due opzioni può essere rivista ogni anno. Per concludere questa breve guida, e per esemplificare quanto visto nell' ultima parte di questa guida, vediamo un esempio pratico che mostra, anche al di là del solo meccanismo dello
scambio sul posto, l’effettivo risparmio a cui può portare l’installazione di un piccolo impianto fotovoltaico (3 Kw di potenza) sul tetto della propria abitazione. L’esempio qui mostrato ha carattere puramente indicativo, ma da l’idea del risparmio
effettivo che si può ottenere installando un impianto che garantisca una produzione di energia vicina al proprio fabbisogno.
Prendiamo l’esempio di un piccolo impianto di 3 Kwp di potenza installato sul tetto (rivolto a sud) della propria abitazione. L’utente preso a riferimento è l’utente domestico tipo, ovvero connesso in bassa tensione, in regime di maggior
tutela, con il classico contratto di fornitura di 3 Kw (potenza contrattualmente impegnata) e con consumi medi annuali di 3.000 Kwh/anno. Dividiamo il ragionamento in due “blocchi”: nel primo prendiamo in considerazione le sole quantità di energia
in gioco, nel secondo guardiamo all’aspetto economico dei costi, dei risparmi e dei guadagni effettivi del meccanismo dello scambio sul posto.
Calcolo energetico su base annuale:Energia prodotta in totale dall’impianto fotovoltaico: 3.200 KwhEnergia autoconsumata istantaneamente: 600 KwhEnergia immessa in rete: 2.600 Kwh (cioè: 3.200-600 Kwh)Energia prelevata dalla rete: 2.400
KwhEnergia immessa in eccedenza rispetto ai prelievi: 200 Kwh (cioè: 2.600-2.400)
Consumi annuali dell’utente: 3.000 Kwh (cioè: 600+2.400 Kwh)
- L’energia prelevata dalla rete ha un costo per l’utente finale di circa 0,20 €/Kwh (compreso di tutto: imposte, accise, servizi, …)
- L’energia immessa in rete ha un valore di circa 0,10 €/Kwh (valore che riguarda la sola “quota energia”, senza tutte le altre voci che paghi in bolletta)- Il rimborso del contributo in conto scambio ha un valore di circa 0,14 €/Kwh (ovvero il valore dell’energia più il “Controvalore unitario relativo ai servizi”)
Attraverso l’energia autoconsumata istantaneamente l’utente risparmierà:
600 X 0,20 = 120 € (0,20 è il prezzo medio lordo, comprensivo di tutto, dell’energia pagata in bolletta) Attraverso le bollette elettriche l’utente paga: Energia prelevata: 2.400 X 0,20= 480 €
Attraverso lo Scambio sul Posto l’utente riceverà dal Gse:
- Contributo in conto scambio, a titolo di rimborso: 2.400 X 0,14= 336 € (circa)
- Valore delle eccedenze di energia in più immessa in rete: 200 X 0,10= 20 € (circa)
Queste cifre, abbastanza indicative, rendono l’idea del risparmio, e del guadagno, che l’utente ha installando l’impianto fotovoltaico di 3 Kw. Spese annuali pagate in bolletta dall’utente con impianto fotovoltaico in scambio sul posto: 144 € (cioè: 480-336)
Guadagno annuale con i benefici dello scambio sul postoSi tenga presente che l’autoconsumo è sempre e comunque il fattore di maggior risparmio: più aumenta la quota di autoconsumo più aumentano gli introiti.
In questo esempio abbiamo ipotizzato una produzione, per un impianto di 3 Kw, di 3.200 Kwh/anno, in realtà molti impianti nel nord Italia producono almeno 3.500 Kwh il primo anno.